Note di traduzione. Leave alone, lasciare in pace

Uno degli errori di traduzione più frequenti che vedo è la resa di leave (someone, something) alone con “lasciare (qualcuno, qualcosa) da solo”.

Per le cose è più raro, perché “lasciare sola” una cosa suona subito ridicolo. Per le persone è roba quasi quotidiana. L’ultimo caso che ho in mente è una traduzione del ritornello di The Wall dei Pink Floyd:

Hey, teacher, leave them kids alone.

 

È vero che leave alone letteralmente significa “lasciare solo”. Se uno mi dicesse please, leave me alone con voce pacata mi starebbe sta effettivamente chiedendo di lasciarlo solo. Si può senz’altro lasciare i ragazzini soli in casa, leave the kids alone in the house, anche se mi pare poco raccomandabile. Insomma, il significato letterale esiste. Se però leave me alone uno me lo urla in faccia o me lo dice comunque a muso duro, mi sta dicendo di lasciarlo in pace, di smettere di star lì a rompergli le tasche.

Il secondo significato di leave alone è più frequente del primo anche nello scritto. Direi che è il significato primario. Naturalmente, a seconda del contesto, si tradurrà in vari modi, dei quali “lasciare in pace” è, diciamo, il rappresentante e “lasciar stare” la versione più semplice. Una possibile variante è “lasciar perdere”; in questo caso, secondo il Cambridge Advanced Learner Dictionary esiste anche l’espressione leave (something) well alone, da impiegare per le cose e le situazioni.

Sul CALD ho trovato un esempio veramente bellino, oltre che utile per fissare questa espressione e impararne un’altra (benché immagino che sia un po’ vecchio stile):

He just wouldn’t leave me alone, so finally I told him to go jump in the lake.

Non mi lasciava in pace, così alla fine gli ho detto che andasse a impiccarsi.

L’espressione go (and) jump in the lake è un modo abbastanza maleducato per dire a qualcuno di andarsene e smettere di seccarci; in italiano la prima cosa che a me viene in mente per renderla è “vai a impiccarti”, ma ce ne sono sicuramente altre, come “vai a morì ammazzato” e compagnia bella. Bisogna vedere qual è il contesto, il tono, il tipo di dialogo… al solito.

 

La traduzione del ritornello di The Wall è

Ehi, prof, lascia in pace quei ragazzi,

perché

* hey, esclamazione, in italiano va scritto ehi;

* them è una sgrammaticatura per those, che si trova perfino nei vocabolari, oltre che in Pygmalion di G. B. Shaw (io però ho passato la vita credendo che dicessero the kids);

* teacher, è vero, significa “insegnante” ma nessun italiano per bene, adolescente o adultescente che sia, direbbe “Ehi, insegnante”; ovviamente direbbe “Ehi, prof”.