Belloc, Economia, cap. I-1: Che cos’è la ricchezza? Parte 2

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Parte I “Elementi”. Capitolo 1
“Che cos’è la ricchezza?”

Da Economics for Helen, di Hilaire Belloc (1924; IHS Press 2004)

seconda parte, pp. 34-35

Ed ecco il secondo: la Ricchezza, per gli scopi degli studi economici, è limitata a quei valori che si connettono agli oggetti materiali attraverso l’azione dell’uomo, valori che possono essere scambiati con altri valori.

Ora spiegherò che cosa significa questa definizione.

Ecco un paese di montagna in cui ci sono poche persone e abbondanza d’acqua ovunque. L’acqua non va a far parte della ricchezza economica di nessuno che viva lì. Ciascuno sta meglio per il fatto che c’è acqua, ma nessuno trova in essa la sua ricchezza. L’acqua che hanno è assolutamente necessaria alla vita, ma nessuno darà niente in cambio di essa perché chiunque se la può prendere da sé. Non ha valore di scambio. Ma in una città, in cui l’acqua dev’essere portata con grandi spese o sforzo, e dove la quantità totale è comunque limitata, essa acquisisce un valore di scambio, vale a dire che la gente non può averla se non offrendo in cambio qualcosa. È per questo che diciamo che in una città moderna l’acqua è parte della ricchezza economica, mentre in campagna di solito no.

Dobbiamo osservare attentamente che la Ricchezza così definita NON è la stessa cosa del benessere. Mischiare queste due cose distinte – benessere e Ricchezza Economica – ha dato luogo a metà degli errori nella Scienza economica. Le persone confondono la parola “Ricchezza” con l’idea di benessere. Dicono: “Di certo uno sta meglio con tanta acqua che con poca, e dunque le condizioni in cui può avere acqua in abbondanza al costo di niente sono condizioni in cui ha più ricchezza rispetto a quando deve pagare per averla. Ha più ricchezza quando ottiene l’acqua gratis rispetto a quando deve pagarla”.

Non è così. La Ricchezza Economica è una cosa distinta dal benessere. La Ricchezza Economica può perfino crescere mentre il benessere generale della popolazione diminuisce. Può crescere anche se il benessere generale della popolazione è stazionario.

La disciplina dell’Economia non si occupa della vera felicità e neanche del benessere nei suoi aspetti materiali. Si occupa di un campo rigidamente delimitato che è detto “Ricchezza Economica”; e quando fuoriesce da quei confini commette degli errori. Rendere le persone più felici possibile è molto più di quanto l’Economia possa pretendere. L’Economia non può nemmeno dirti come far stare bene le persone dal punto di vista materiale. Ma può dirti come si produce una Ricchezza scambiabile e che cosa ne avvenga; e siccome può dirti questo, è un’utile serva.

Questo è il secondo punto difficile proprio all’inizio del nostro studio. La Ricchezza Economica consiste in valori scambiabili, e in niente altro che questo.

Dobbiamo esser chiari su questo secondo punto così come abbiamo fatto per il primo, altrimenti non faremo nessun progresso in Economia. Entrambe sono idee non familiari e uno se le deve ripassare molte volte prima di afferrarle davvero. Ma sono assolutamente indispensabili per questa disciplina. 

Continua: cap. 1, terza parte

Torna: cap. 1, prima parte 

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